LIBRIGANZI – Ritorno a Gagliano
A due anni esatti dal mio passaggio nella Valle Subequana in occasione del viaggio che ha portato alla nascita di “Montanari 2.0”, sono tornato a Gagliano Aterno per partecipare alla prima edizione di LIBRIGANZI, un festival di menti, cuori e aspirazioni condivise, reso possibile dal fatto che il progetto di ripopolamento di Gagliano prosegue alla grande, grazie alla complicità della comunità e dell’amministrazione locale. E grazie soprattutto alla pazzia galoppante di Raffaele, il mio antropologo e fornitore di genziana di fiducia, il quale, dopo avermi stordito di comizi e arrosticini in occasione del nostro primo incontro, si è fatto trovare anche stavolta con decine di idee in testa e di bottiglie in mano, sempre più convinto che unirsi e tenere accesa la montagna sia il primo passo per cambiare il mondo🔥
Così, mentre sui media nazionali si parlava come sempre di conflitti, di scontri tra nazioni e di presunte guerre tra umani e non-umani, nel cuore dell’Appennino per tre giorni di fila sono andati in onda dialogo, cultura, arte, partecipazione e riflessioni sugli spazi che la montagna può offrire al pensiero e all’azione, ai singoli e alle comunità. Per tre giorni ci siamo raccontati libri, ricerche, azioni, sogni e speranze, abbiamo cantato, ballato e costruito immaginari per un futuro diverso. A rimarcare per l’ennesima volta, se ancora ce ne fosse bisogno, che quello che chiamano il “margine” ha sempre più l’aspetto di un centro, e che non solo la montagna è viva, ma sono vive le persone che la frequentano e se ne prendono cura🌱
Grazie di cuore agli organizzatori e ai presenti, ai nuovi amici, a chi resiste ogni giorno allo svuotamento dei luoghi e delle coscienze e grazie a tutti quelli matti abbastanza da credere ancora in un mondo migliore💪🏼