Notte magica di San Giovanni

Se stamattina vi siete svegliati strani, tormentati dagli strascichi di sogni pieni di ombre o da una notte insonne infestata da rumori misteriosi… beh, non c’è nulla di strano, visto che quella appena trascorsa è tradizionalmente la notte in cui le streghe si alzano in volo per andare a caccia di anime! ?

Questa ricorrenza, nota come notte di San Giovanni, inestricabile groviglio di miti pagani, credenze religiose e ataviche superstizioni, ha una storia antichissima nel nostro Paese e ancora oggi viene festeggiata in molte città e paesi con rievocazioni storiche, sfilate in costume, danze, musica e falò ?

Pochi giorni dopo il solstizio d’estate, nel mondo contadino era un evento che simboleggiava il rito di passaggio dal predominio lunare a quello solare, occasione di rituali volti a risvegliare le energie cosmiche e propiziare le forze benefiche della natura, scacciare le negatività e accogliere con gioia l’estate portatrice di bellezza, vigore e fecondità ?

Questo era anche il giorno dedicato alla raccolta di fiori ed erbe spontanee a uso erboristico, tradizione da cui, soprattutto in epoca medioevale, emerge il fenomeno delle “streghe”, donne sapienti che curavano malesseri del corpo e dello spirito utilizzando metodi naturali a metà tra medicina e magia ?‍♀

In particolare si raccoglieva l’iperico, noto appunto come erba di San Giovanni o “scacciadiavoli”, fiore dalle innumerevoli proprietà benefiche ancora oggi utilizzato per produrre un olio molto utile in erboristeria (e non solo…). L’oleolito di iperico è infatti un valido rimedio in caso di scottature, ustioni, eritemi solari ma anche, ovviamente, un composto efficace per allontanare gli spiriti maligni! ?

Fiori di iperico
Preparazione olio di iperico

Il resto del raccolto (una misticanza di erbe e fiori tra cui ginestre, papaveri, fiordalisi, petali di rosa, menta, sambuco, trifoglio, ranuncoli, lavanda, timo, salvia, camomilla e altro ancora), veniva immerso in un recipiente pieno d’acqua e lasciato all’aperto, sotto la luce della luna, per tutta la notte ?

Il giorno successivo, “l’acqua di San Giovanni” così ottenuta era utilizzata per sciacquare mani e viso in una cerimonia di purificazione tra il sacro e profano, un gesto propiziatorio di rinnovamento che rimandava al battesimo e ad antiche pozioni magiche, rito fondamentale per ottenere la guarigione del corpo e la protezione da oscure calamità ?‍♀

Chi ricorda il capitolo del nostro libro intitolato “Masche e masconi” sa che in montagna, ancora oggi, certe credenze non vanno prese sottogamba. Così, nel dubbio, anche noi questa notte abbiamo scelto di rinnovare la tradizione, compiendo gesti che, al di là di poteri magici e superstizioni, hanno il pregio di riconnetterci con la natura e con una spiritualità troppo spesso dimenticata. Una tradizione che forse non servirà a scacciare il malocchio, ma di certo fa bene agli occhi e al cuore ?

Contatti / alritmodellestagioni@gmail.com