Non toccate mio figlio!

In primavera, passeggiando nei prati anche a poca distanza dai centri abitati, è facile imbattersi in piccoli di capriolo nascosti tra l’erba alta. L’impressione è quella di una creatura in difficoltà, ma non è assolutamente così. Appena nato il cucciolo non ha odore e non può muoversi, ma mimetizzato tra l’erba è perfettamente al sicuro dai predatori. La madre si allontana da lui per nutrirsi e torna spesso per allattarlo e prestargli le cure di cui ha bisogno.

Se vogliamo davvero renderci utili, in questo periodo dell’anno prestiamo particolare attenzione ai nostri cani: l’ideale sarebbe tenerli sempre al guinzaglio, o almeno circoscrivere e perlustrare un’area di gioco prima di lasciarli liberi, evitando in ogni caso radure dove l’erba alta potrebbe nascondere dei nuovi nati.

In caso di incontro fortuito con un piccolo accucciato a terra il comportamento da adottare è estremamente semplice: allontanarsi in fretta, senza infastidirlo per scattare fotografie (non serve, l’esperienza in sé è talmente gratificante che il ricordo resterà vivido per sempre). Soprattutto, non dobbiamo assolutamente toccarlo: sentendo il nostro odore sul suo corpo ci sono buone probabilità che la madre lo abbandoni, condannandolo a morte certa.

Lasciamo dunque che la natura faccia il suo corso e non cediamo alla tentazione: una carezza è una condanna a morte!

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