Com’era prevedibile (e come speravo), il viaggio si sta rivelando troppo ricco e intenso per farne una cronaca dettagliata in tempo reale. Un viaggio via terra che è anche e soprattutto un viaggio nel tempo, grazie a chi ha capito che il passato di queste montagne è il principale ingrediente per costruire il presente e immaginare una ricetta di futuro. Un viaggio nella memoria storica e culturale, tra meraviglie naturali e bellezze architettoniche, antiche leggende e nuovi mestieri.

Vinadio — presso Valle Stura di Demonte

Gente della notte

 

Dai racconti partigiani di Lucio Monaco e Marco Revelli, figli illustri della resistenza di ieri, alle donne di Vinadio che ci hanno insegnato a preparare i crouset come si faceva una volta, un po’ un simbolo della resistenza di oggi. Dai villaggi inghiottiti dal bosco a chi le vecchie borgate le riporta in vita, con progetti creativi come quello di #Paraloup che hanno saputo trasformare quattro ruderi in un polo di crescita e sviluppo. Dalle creature del bosco che vengono a darci la buonanotte a imponenti strutture militari che smettono di sparare e diventano musei, pieni di bambini e speranza; dalle partenze forzate di una volta per non morire di fame ai viaggi di oggi, migrazioni dell’anima per tornare a sentirsi vivi.

Le donne di Vinadio…

… e i loro crouset!

Lucio Monaco, figlio del partigiano Giovanni e insuperabile narratore

Marco Revelli e Beppe Rosso

Alpinisti di una volta