Un incontro inaspettato

Quelle giornate in cui tutto sembra andare storto, finché, all’improvviso, pochi minuti prima che il buio mi riporti a casa, dal nulla si materializza un fantasma. Strizzo gli occhi, c’è poca luce, vedo una macchia grigia, penso a un tasso, poi guardo meglio… e un brivido mi toglie il respiro. Fatico a credere a quello che vedo, dopo ore di appostamento capita spesso di immaginare cose che non esistono… ma non stavolta, il fantasma che mi sta davanti è più reale che mai! Guarda nella mia direzione, immobile, per alcuni interminabili secondi. Ho paura che mi abbia visto, mi concentro per scattare prima che fugga via. Poi si muove, sornione, come se niente fosse. Si ferma, si lecca una zampa, riconosco chiaramente sul mantello i tratti distintivi della specie e gli ultimi dubbi si sciolgono: è proprio lui, il più elusivo dei selvatici, Felis silvestris… il leggendario “fantasma dei boschi”! ?

Il gatto selvatico fa un paio di volte avanti e indietro, scompare, poi riappare, marca il territorio con nonchalance, assume la tipica posizione di caccia. Io incredulo continuo a scattare, col dubbio atroce che sul display, quando riguarderò le immagini, troverò solo fotogrammi vuoti! Lo vedo saltare in un cespuglio e restare infrascato, completamente nascosto alla vista con la coda che muove l’aria tipo periscopio di un sottomarino. Quando riemerge ha un topo in bocca, ma il tutto è così rapido e improvviso che il mio dito è troppo lento per catturare la scena. Premo finalmente il pulsante di scatto, ma gatto e topo sono già dietro un cespuglio. Mi guardo intorno, il buio sta scendendo rapidamente: è il momento giusto per andar via, senza disturbare, ora che il fantasma è impegnato con la cena ?

In questa foto e nella successiva si possono osservare i tratti distintivi del mantello, tipici della specie: la coda spessa ad anelli, il disegno evanescente sui fianchi e le strie nere sul dorso (quattro sulla nuca, due macchie all’altezza delle scapole, e una lunga striscia vertebrale che si interrompe all’attaccatura della coda).

Marcatura del territorio: il gatto selvatico è un animale molto territoriale, motivo per cui lascia ovunque segnali ben visibili della sua presenza.

Si nota la muscolatura particolarmente sviluppata.

La caccia: il momento più importante della giornata, in cui il gatto selvatico mette in mostra tutta la sua agilità e le incredibili doti di cacciatore. Questo scatto ritrae l’animale un istante prima del salto: la preda, un povero topolino, non ha scampo!

La coda si agita nell’aria, è facile immaginare cosa sta accadendo lì sotto! Sono bastati pochi minuti al gatto per scovare e catturare una preda, la prima di una caccia che durerà forse tutta la notte…

 

Torno a casa camminando a un metro da terra, leggero come una nuvola. Non riesco a togliermi quel musetto dalla testa: uno degli incontri più emozionanti e inaspettati che il bosco mi abbia mai regalato! ?

Contatti / alritmodellestagioni@gmail.com