Un folle ed emozionante venerdì sera

Uno dei motivi per cui non si dovrebbe mai dare un’ultima sbirciata al telefono prima di spegnere la luce e mettersi finalmente a dormire è che qualcuno potrebbe avere altri programmi per la notte. Tipo le vacche del tuo vicino che hanno deciso di aspettare la mezzanotte per impelagarsi in due parti di quelli che più complicati non si può.

Trovarsi in una stalla di notte è già di per sé suggestivo, ma assistere a due nascite difficili nel giro di pochi minuti è qualcosa di indimenticabile. Vi risparmio i dettagli del mio folle venerdì sera (alla faccia della noiosa vita di campagna), filato liscio non per merito mio ma grazie al provvidenziale intervento di una persona competente, capace di sbrogliare la situazione e dare un lieto fine alla storia.

Lieto fine che dopo qualche tribolazione ha assunto le forme dolci e spaesate di due splendidi vitelli, una femmina e un maschio, perfettamente sani e in salute. E delle cure, goffe e commoventi, delle loro mastodontiche madri, creature capaci di esprimere in questi momenti una delicatezza infinita.

I primi minuti passati insieme da madre e figlio, le carezze, gli sguardi, gli odori che guidano e gli istinti che trovano chissà come una strada. La sensazione stralunata di assistere a un miracolo, a una spiegazione che non serve comprendere, a un amore che non ha bisogno di parole. Difficile immaginare un venerdì sera più emozionante di questo.

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