Camosci a due passi dal mare

Sulle Alpi Liguri dove idee e sogni prendono vita

“Il modo in cui vivevano e lo spirito con cui tiravano dritto, con due figli piccoli e una miriade di attività da portare avanti, lottando contro tutto e tutti per tenere fertile uno splendido alpeggio con vista sul mare, era stata la scintilla che a suo tempo mi aveva spinto a creare quella famosa cartella sul desktop. In quelle settimane di tumulto interiore, la loro compagnia risvegliò vecchie idee e il loro coraggio mi offrì nuovi orizzonti.”
(pagina 25)

“Con quello che vale il fieno sul mercato farebbe prima a comprarlo, ma non è certo l’aspetto economico che ti porta quassù, ad annaffiare i prati di sudore.
— Senti qua, senti il profumo — dice Matteo mentre raccoglie una balla e la lancia sul cassone. — Camomilla, origano, timo. Dico sul serio: potresti farci una tisana con questo fieno. E credimi, la differenza la sentirai stasera, quando assaggerai il formaggio.
Questo spiega molte cose, penso guardando la mucca Carolina che pascola poco lontano, docile come un agnellino e sempre in cerca di carezze. Ma non dice tutto. Dietro la scelta di Matteo c’è un sogno che cova da molto tempo, forse da prima che lui nascesse: tenere viva questa terra e la sua cultura.”
(pagine 36-37)

“Frequentano regolarmente la piscina — mi spiega Silvia, — i corsi di musica e in generale cerchiamo di non escluderli dal mondo, di non fargli mancare occasioni di socialità e formazione. Accedere a questi servizi, come sa bene chiunque vive in montagna, implica spostamenti e sacrifici, ma vogliamo garantire ai nostri figli la possibilità di scegliere. Da grandi saranno loro a decidere che strada prendere, e avranno tutti gli strumenti per poterlo fare.
A vederli oggi, Anna e Luca, è davvero difficile immaginarseli in un contesto diverso. Come piccoli anatroccoli seguono le orme dei genitori, perfettamente a proprio agio in un ambiente ricco di stimoli e opportunità. Non voglio apparire sfacciatamente partigiano, ma lo dico in tutta onestà: basta guardarli per capire che sono bambini felici, come ne ho conosciuti pochi in città.
— Sono bambini fortunati — continua Silvia con un lampo di orgoglio nello sguardo, — cresciuti con valori che altrove non avrebbero fatto presa. Certo, ogni tanto sono stanchi, fanno i capricci e vedono i loro genitori stressati: ma quali genitori non lo sono?”
(pagine 42-43)

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Dall’autore di Un anno di vita in montagna il racconto di un Appennino in bilico tra abbandono e speranza, un’avventura raccontata con ironia e passione per dare voce a chi ha fatto della montagna la propria casa. E per stimolare chi sogna di intraprendere un proprio cammino di liberazione.

Stampa di qualità su carta ecologica, 432 pagine
Copertina in cartoncino martellato “Tintoretto” (non plastificata)

Contatti / alritmodellestagioni@gmail.com