Incontri decisamente fuori dal comune

In piena estate non è semplice avvistare i selvatici: persino in montagna il caldo e gli improvvisi affollamenti spingono gli animali a rifugiarsi in alto, alla ricerca di spazi freschi e incontaminati. Ma scegliendo gli orari e i luoghi adatti – e mettendo in conto un po’ d’avventura – è ancora possibile concedersi momenti di vita selvaggia. E incontri decisamente fuori dal comune.

Queste foto le ho scattate nel giro di un paio d’ore a oltre 2600 metri di quota, tra vette scomode lontane dai sentieri più battuti, al tramonto, quando la stragrande maggioranza degli escursionisti aveva già tolto gli scarponcini da un pezzo. Il tutto osservando un fazzoletto di montagna non più ampio di un campo da calcio: scelta una postazione adatta, un nido di roccia con visuale a trecentosessanta gradi, non ho dovuto far altro che aspettare e godermi il silenzio.

Ce l’ho messa tutta per non disturbare e sono stato ripagato di ogni sforzo: nessuno dei soggetti ritratti si è accorto della mia presenza, e questo, dal mio punto di vista, è sempre il vero successo di un’uscita fotografica. I caprioli erano in fuga per conto loro, a disagio come me su terreni più adatti a stambecchi, marmotte e camosci, a quote decisamente insolite per noi timidi abitanti dei boschi.

Gli stambecchi, almeno una trentina, mi hanno concesso uno spettacolo indimenticabile di giochi, duelli e vita sociale. Queste foto sono solo un assaggio, il bello arriverà in un video, appena avrò tempo di montarlo. Però scusate ma per ora non se ne parla: sono appena sceso e ho già troppa voglia di tornare lassù ?

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