Quello dei cervi in amore è uno dei grandiosi spettacoli offerti dalla montagna. Con l’arrivo dell’autunno i boschi intorno a noi risuonano dei loro ardenti richiami: sono i bramiti, versi primordiali e selvaggi, capaci di evocare sensazioni ancestrali e di esprimere la vera essenza della natura profonda.

Solitamente schivi ed estremamente diffidenti, in questo periodo i cervi sono più facili da avvistare. I maschi adulti, carichi di testosterone, si radunano nelle arene, spazi aperti e radure isolate dove si affrontano a viso aperto, incrociando i palchi come cavalieri di una giostra medievale per affermare la propria superiorità sugli altri pretendenti e conquistarsi il diritto a formare un harem. Solo i più forti e i più coraggiosi riusciranno ad accoppiarsi, tramandando così i propri geni alle nuove generazioni.

Trovarsi di fronte uno di questi magnifici animali, sentirlo bramire a pochi metri di distanza, vederlo annusare l’aria e scuotere la testa con le possenti corna, sentirne l’odore forte e selvatico e percepirne tutta la potenza, è una delle esperienze più incredibili che la natura ci abbia mai regalato.

Questa sequenza è stata ripresa con una fototrappola (posizionata per tre giorni consecutivi in un punto strategico, una pozza d’acqua proprio ai margini della zona più “calda” dove i maschi si danno battaglia, a meno di un’ora di cammino dalla nostra borgata!): una giovane femmina si allontana spaventata quando entra in scena un maschio davvero impressionante (e piuttosto ingrifato)… con finale da brividi!!