L’alba: un istante tra sogno e poesia

L’alba, i prati addormentati nel respiro del fiume, l’aria fredda che imprigiona il tempo. Da qualche parte, in nessun punto preciso e tutt’intorno a me, il branco di daini è una piuma che solletica la terra; è sogno, utopia, miraggio, cattedrale di vita. Li cerco dentro e fuori di me, e ogni fibra del mio corpo si fa foglia, sasso e spicchio di cielo. È questo il momento più bello, cullato nel piacere dell’attesa cammino e cammino, svuoto la mente mentre il dono del presente imbriglia il pensiero, il cuore rimbalza nel petto, l’istinto fruga tra gli alberi, e non c’è altro frammento di universo in cui vorrei trovarmi.

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